Bruno Corà, 2005

"[…] Come animale rapito dai richiami più attento al sentiero e alle sue tracce che non a quanto incontrerà alla meta, Pinto considera fondamentale nell’esperienza osservativa da altri esercitata che essa si compia consumandosi nell’incontro con la propria, percorrendo gli stessi luoghi, superando gli stessi ostacoli, vincendo le medesime esitazioni e affrontando molte 'prove'. […]
Nella simultaneità 'di fronte e attraverso' la prima necessità che si manifesta è quella di una riflessione a tutto campo di fronte e attraverso la sua opera. La pittura di Pinto, pur esibendo una quantità assai vasta di superficie qualificata, dalle intense applicazioni materiche, invoca una attenzione particolare alla sua corporeità dirompente. Ciò che più di ogni altro stimolo sopravviene alla percezione individuale è la densità della presenza fisica della pittura. Questa si offre in una quantità che istantaneamente si muta in qualità invasiva che non consente di restare indifferente .
Il richiamo di provocazione tattile, olfattiva, e in senso ampio di ascolto-semtimento rivolto a tutti i sensi è tale che l’occhio e soprattutto la mente sono indotti a una continua deriva da una zona all‘altra della sua articolatissima stesura, nell’intento classificatorio delle modalità esecutive provocanti lo stimolo percettivo sempre grande,in taluni casi abnorme […]…introducono nell’opera determinate geografie formali protese a una organicità che esclude qualsiasi elemento estraneo alla pittura. […] Fedele alla percezione sensoriale, il cammino di Pinto tiene il passo con il suo sguardo aperto sulla realtà quale pratica ontologicamente fondante.
Il bisogno di aderenza al 'ceppo dell‘esistenza' spinge Pinto alla consapevolezza del senso attraverso la pratica pittorica e plastica quotidiana […]." 

 

Bruno Corà, in Cat. Di fronte e attraverso. Antologica di Bruno Pinto, a cura di Pietro Bellasi e Giampiero Giacomini, con contributi di, Remo Bodei, Claudio Cerritelli, Guido Magnaguagno, Marco Meneguzzo, Norbert Nobis, Dieter Ronte, Mazzotta, Milano 2005, p. 39.

 




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