"[…] Trovo che la cifra più straordinaria del discorso che fai attraverso le tue opere è proprio questa idea della 'venuta', del misterioso punto di sutura tra caso e destino, contingente e necessario. […] Come un campo di tensioni in equilibrio: di un interstizio in cui si produce lo spartiacque tra tempo ed eternità. Ed è in quello spazio interstiziale che accade l’evento. Qualcosa 'arriva' […] Dio me lo immagino come l'irrompere dell‘evento, attraverso quell‘interstizio: come ciò che ci viene repentinamente incontro passando per un margine pericolosamente minimo […]."
Giacomo Marramao, in Da un colloquio tra Bruno Pinto e Giacomo Marramao, in Di fronte e attraverso. Antologica di Bruno Pinto, Mazzotta, Milano 2005 cit., p. 291.
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