" [...] i lavori di Pinto su carta non sono una pratica secondaria e temporanea ma una vera e propria pratica artistica quotidiana, un’indagine nel e col segno. E se “estrema” può apparire la sua pittura, nei grandi disegni esposti in mostra, soprattutto quelli in bianco e nero, si nota una armonia meno sofferta, un equilibrio raggiunto seppur precario, una continua scoperta. In questi lavori su carta non c’è lotta tra momento ideativo ed esecutivo, al contrario i due momenti si incontrano nel gesto dell’artista, nel movimento della mano che fa nascere l’immagine. Perché dietro a questi segni e forme c’è il gesto corporeo: le mani, quando disegnano, pensano e si muovono; il segno è collegato all’esperienza manuale, è una necessità profondamente fisica, non solo una necessità di pensiero. Viene in mente quello che diceva Artaud: “ un disegno è una macchina che ha respirato”.
Maura Pozzati, in Cat. video BRUNO PINTO - CONOSCENZA E DESTINO - Carte, a cura di Paolo Donini e Stefano Massari contributi diPier Damiano Ori, intervento critico di Maura Pozzati regia e realizzazione di Stefano Massari, Pavullo 2012
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