"[…] Egli ha però appreso che esiste la possibilità di cogliere la vita attraverso il pensiero qualora non si abbia la volontà di sopraffarla, non si usi violenza né contro di essa, né contro le nostre idee, qualora - quasi in senso evangelico - si diventi bambini, si riacquisti una spontaneità non costruita ma somatizzata, simile a quella del pianista provetto le cui mani sembrano volare senza sforzo sulla tastiera. Pinto guarda cosi le cose che prendono forma in linee e colori attraverso un esercizio ascetico e una voluta solitudine 'estraniandosi' dalle logiche del mercato e del consumo (che, peraltro, ha conosciuto da vicino quando s’interessava di pubblicità). […]"
Remo Bodei, in Cat. Di fronte e attraverso. Antologica di Bruno Pinto, a cura di Pietro Bellasi e Giampiero Giacomini, con contributi di Bruno Corà, Marco Meneguzzo, Claudio Cerritelli, Guido Magnaguagno, Norbert Nobis, Dieter Ronte, Mazzotta, Milano 2005, cit., p. 37.
Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella cookie policy.
Chiudendo questo banner con la crocetta o cliccando su "Rifiuta", verranno utilizzati solamente cookie tecnici. Se vuoi selezionare i cookie da installare, clicca su "Personalizza".
Se preferisci, puoi acconsentire all'utilizzo di tutti i cookie, anche diversi da quelli tecnici, cliccando su "Accetta tutti".
In qualsiasi momento potrai modificare la scelta effettuata.