Tra il 1980 e il 1982 soggiorna per lunghi periodi a New York ospite nello studio dello scultore Mark di Suvero conosciuto a Venezia nel 1972.
A New York Pinto nel 1981 espone il suo lavoro alla Sutton Gallery.
L’incontro con Dore Ashton, che stava lavorando al libro "La leggenda dell’arte moderna", gli consente di comprendere l’assoluta trascendente unicità dell’opera di Cézanne, che da quel momento diverrà il fulcro intorno al quale si articoleranno tutte le riflessioni sul destino dell’arte della pittura da Giotto a oggi; una pratica della pittura vissuta come strumento di conoscenza delle realtà che si esperimentano nel mondo esterno ed interno all’Io, e del senso delle relazioni esistenti tra l’uno e l’altro.
A New York incontra anche Lucio Pozzi con il quale instaura un intenso dialogo sulla condizione artistica contemporanea; Pozzi pubblicherà poi i contenuti dei loro incontri in un numero monografico della sua rivista New Observations. Art and Culture.
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