L'inizio come origine

Bruno Pinto nasce a Roma il 20 agosto 1935 da famiglia di ceto medio. È il primogenito di altri due fratelli.

Il padre, ragioniere, partecipa alla Resistenza; arrestato, viene torturato e, dopo la Liberazione, a seguito di lotte sindacali, deve sopportare lunghi periodi di disoccupazione. La madre, di abitudini cattoliche, si occupa dell’economia domestica e non approva l’attiva partecipazione alla vita politica del marito con conseguenti aspre tensioni familiari.

Bruno supera gli esami di stato, la famiglia si trasferisce da Roma al Lido di Roma, Ostia, dove frequenta la prima media. Da questo momento la scuola diviene per lui sempre più una oppressiva pratica quotidiana: quanto più si sforza di compiere progressi nello studio, tanto più questo gli rimane ostico e inassimilabile; così, anche se gli viene riconosciuta una intelligenza vivace, viene bocciato.

Ripetente, viene ammesso a Novara in uno dei Convitti Scuola Rinascita, un’istituzione per i figli dei partecipanti alla Resistenza (ex partigiani, reduci) diretta da Pietro Ingrao. Ma nello studio scolastico è ancora un fallimento.




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