"Bruno è pinto, dipinto dalla sua pittura: non metaforicamente ma letteralmente perché la sua pittura si imprime fisicamente nella sua carne, la segna, la marca e dunque se ne impadronisce. Bruno è da sempre sequestrato dalla sua pittura e del riscatto non è stato ancora definito il prezzo. La solitudine di Bruno Pinto, la sua storia reale e la sua storia artistica lo hanno gettato fin dall’inizio dove egli si trova ancora , nel luogo del rifiuto di ogni equivalenza, la regola che domina i rapporti sociali e di mercato. Nel quale piuttosto, che apparire come suo prodotto, egli genera una crepa che nemmeno future inattese quotazioni rimarginerebbero."
Stefano Bonaga, Bruno Pinto. La ricerca del riscatto, Edizioni Orchidea Fissa Arte, Bologna 2003